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28 Luglio 2017

Intervento del vicepresidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Gianluca Madriz


Con l’attuale legge e senza accordi politici preventivi Gorizia non avrà nessun imprenditore nella Giunta Camerale e nella Giunta Camerale Integrata – Agli imprenditori verrà tolto il diritto di decidere e definire con competenza e conoscenza sulle necessità del territorio.

Le risorse del Fondo Gorizia sono garantite per Legge e destinate esclusivamente alla provincia di Gorizia, mentre non è garantita con la Camera di Commercio Unica la sua gestione. Il Fondo Gorizia in base alla normativa che lo sovraintende è gestito dalla Giunta Camerale Integrata, ovvero dai rappresentanti del Comune di Gorizia (6 rappresentanti), del Comune di Savogna d’Isonzo (2), dell’amministrazione provinciale fino a decadenza (3), della Regione (1) e dalla Giunta camerale in carica.
Nella Camera di Commercio Unica in base alla Legge e in assenza di accordi politici volontari e/o impegni a rispettarli con protocolli di intesa ci saranno nel Consiglio camerale:
15 consiglieri per Udine
9 consiglieri per la Venezia Giulia
6 consiglieri per Pordenone
Ne consegue che la prossima Giunta camerale eletta all’interno del Consiglio composto come sopra, potrà avere al massimo 5 componenti dei quali 4 garantiti in rappresentanza dei settori Industria (1), Commercio (1), Agricoltura (1), Artigianato (1), ma senza accordi preventivi non potrà avere matematicamente nessun rappresentante della provincia di Gorizia. La gestione amministrativa del Fondo Gorizia sarà fatta da una Giunta Camerale senza nessun rappresentante imprenditore della provincia a cui il Fondo, in forza della Legge, è stato assegnato.
Questo non avviene nella Camera di Commercio Venezia Giulia perché gli accordi politici sono stati alla base del percorso di accorpamento delle Camere di Commercio di Gorizia e Trieste e hanno fatto sì che nella Giunta Camerale e nella Giunta Camerale Integrata ci fossero tre imprenditori goriziani in rappresentanza di industria, commercio e agricoltura. Tutto ciò a tutela della destinazione e della gestione dello strumento con competenza e conoscenza del territorio.
E allora mi chiedo, ma dov’è il criterio della rappresentatività dei territori? Forse, e purtroppo solo forse, in Giunta ci sarà un rappresentante di Trieste, ma come sappiamo bene l’elezione sarà fatta a maggioranza numerica di un Consiglio in cui Udine avrà già la metà dei rappresentanti (15).
E’ questo l’errore di fondo che si sta seguendo per la realizzazione con questa forzatura della Camera Unica senza prima definire la consistenza e il valore dei territori. Come si possono eleggere i consiglieri in base a una semplice numerosità delle imprese iscritte? Come si può pensare che le imprese della logistica che operano nel più grande polmone economico della regione Friuli Venezia Giulia formato dai Porti di Trieste e Monfalcone possano contare per numerosità quanto le imprese di un centro commerciale?
Leggiamo in questi giorni del peso mondiale di Fincantieri che fa grande la Venezia Giulia, ma nel conteggio per i seggi camerali Fincantieri Spa, con buona pace dell’ad Giuseppe Bono, varrà 1 (uno), come una singola attività individuale in provincia di Udine. O parliamo ancora di Assicurazione Generali Spa, Wartsila Spa, che in questo caso varrebbero “ben” due (2) come due attività individuali in provincia di Pordenone. Evidentemente qualcosa non funziona. E tutte le imprese che fanno riferimento alla componente di lingua slovena presenti nella Venezia Giulia? Non si può cancellare questa articolata infrastruttra geo-economica, lingustica e culturale con un colpo di spugna: ne va del peso economico, della storia e della dignità di Trieste e Gorizia.
Per affrontare questa grave situazione in cui versa l’autonomia di questa Camera di Commercio e del territorio di riferimento e l’analisi delle azioni conseguenti a tutela della stessa mi incontrerò lunedì 31 luglio alle ore 8.30, a Gorizia, nella sede Camerale con i Senatori Alessandro Maran e Laura Fasiolo, l’onorevole Giorgio Brandolin, gli assessori regionali Loredana Panariti e Sara Vito e i consiglieri regionali Diego Moretti, Ilaria Dal Zovo, Alessio Gratton e Roberto Marin.

Gorizia, 28 luglio 2017

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